Azioni del PAESC
Comune di Leonforte (EN)
PROMOZIONE REALIZZAZIONE TETTI VERDI
Azione n. EC 06
Un tetto giardino è composto da più strati, ciascuno con una propria funzione tecnica. Partendo dal basso, si trova la struttura di copertura, ovvero il solaio portante sul quale si installano tutti gli elementi successivi, che deve essere adeguato sulla base del peso calcolato per questi strati. Sopra il solaio è fondamentale eseguire uno strato di pendenza necessario ad evitare il ristagno dell’acqua, con un’inclinazione minima dello 0,5%, anche se è preferibile, se possibile, raggiungere almeno l’1,5%, senza superare il 5%. Dopo di che si installano una barriera al vapore per evitare la condensa interstiziale, l’isolamento termico (non obbligatorio), uno strato di tenuta all’acqua (membrana impermeabilizzante) e uno strato di protezione meccanica, detto anche “barriera anti radice”, che protegge i livelli inferiori. In commercio si trovano anche barriere di tenuta all’acqua unite in un’unica soluzione con le barriere anti radice. Oltre a questi strati, c’è un elemento drenante, uno strato filtrante, uno colturale e infine la vegetazione vera e propria. Sono, invece, elementi accessori l’impianto di irrigazione, l’impianto di illuminazione, gli elementi di ancoraggio, eccetera.
Per ottenere i migliori risultati da un punto di vista ambientale occorre massimizzare la biodiversità in modo da permettere una sopravvivenza più elevata del tetto. Da un punto di vista energetico, invece, è necessario rispettare i requisiti minimi indicati dal DM 26/06/2015 “Adeguamento linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”, valido per ogni genere di copertura per tetti. Come ogni altro tetto, infatti, un green roof deve assicurare il controllo della trasmittanza termica media e periodica, un’efficace prevenzione della formazione di condensa interstiziale e di muffa ed evitare il surriscaldamento. Il riferimento per la progettazione è la norma UNI 11235:2015.
I green roof apportano i vantaggi tipici del verde urbano, in quanto:
Ø intercettano sostanze inquinanti quali polveri sottili pm10 e pm2,5;
Ø provvedono ad assorbire CO2, monossido di carbonio, ossidi di azoto e di zolfo, solfuri, VOC;
Ø producono ossigeno;
Ø contribuiscono ad abbattere molte sostanze chimiche presenti nell’aria.
I tetti verdi contribuiscono all’arricchimento della biodiversità urbana, favoriscono la purificazione dell’aria in città e contribuiscono alla riduzione del fenomeno delle isole di calore. I tetti verdi aiutano a ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano in città sempre più frequentemente: parliamo delle ondate di calore, ma anche dei nubrifragi. A quest’ultimo riguardo ENEA ha confermato che i green roof sono in grado di assorbire fino al 50% di acqua piovana e ne regolano il deflusso nel sistema idrico della città.
I vantaggi di un tetto verde, però, riguardano anche il singolo edificio e il benessere dei suoi abitanti. Rispetto ad un tetto tradizionale, infatti, un green roof assicura migliori prestazioni energetiche, grazie al controllo dell’assorbimento solare, termoigrometrico e all’isolamento termico. Un ulteriore beneficio è legato alla regimazione idrica perché il verde in città favorisce una regolazione degli afflussi meteorici, aumentati notevolmente di intensità negli ultimi anni.
Soggetto responsabile Comune di Leonforte
Durata azione: Medio termine
Stato azione: Proposta
Risparmio energetico [MWh/anno] 3.992,6
Emissioni [tCO2/anno] 998,9
Costo investimento [Euro] 5.000 promozione; realizzazione circa 200€/mq il tetto verde
Tipologia di finanziamento Fondi propri/europei/nazionali/regionali